Google+ Ivan Catalano - Un Cittadino che fa il proprio dovere alla Camera dei Deputati: febbraio 2014

Deputato Ivan Catalano

mercoledì 26 febbraio 2014

Finalmente Adottato il Piano Nazionale ITS

Buonasera a tutti,

tempo fa depositai una interrogazione sul Piano Nazionale ITS. Ottenni come risposta che era stato predisposto il Piano di azione nazionale sui sistemi intelligenti di trasporto (ITS) che, in data in data 15 maggio 2013, è stato trasmesso dal MIT all'ufficio del Segretario generale della Presidenza del Consiglio, unitamente al relativo schema di provvedimento di adozione, come previsto dall'articolo 12 del decreto interministeriale del 1 febbraio 2013.
L'articolo 12 di detto decreto attribuiva, infatti, come ho appena accennato, la competenza della predetta comunicazione alla Commissione europea, nonché l'adozione del relativo Piano di azione nazionale sui sistemi intelligenti di trasporto (ITS) alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In data 15 maggio 2013, il MIT ha provveduto a trasmettere alla PCM lo schema di provvedimento di adozione di detto Piano, corredato dal documento programmatico in parola.
Successivamente, in data 8 ottobre 2013, il Capo del Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio, nel comunicare le osservazioni di competenza al riguardo, ha ritenuto che i compiti attribuiti alla medesima Presidenza dal menzionato decreto interministeriale n. 39 del 2013, dovessero intendersi, invece, come propri dell'estensore del Piano stesso.
Conseguentemente, è stato predisposto uno schema di provvedimento di modifica del suddetto decreto interministeriale, nel quale la competenza delle attività sopra descritte è stata attribuita al MIT.
Lo scorso 12 dicembre è stato completato l’iter di acquisizione delle firme dei Ministri concertanti e, in data 13 dicembre, il provvedimento in parola è stato inviato, ai fini della registrazione, ai competenti organi di controllo.
 
Quindi un rimpallo generale.


Ivan Catalano

Io voterò NO alle Espulsioni

Buongiorno a tutti,

ieri sera l'assemblea ha deliberato la morte del movimento 5 stelle. Lo streaming intenzionalmente alterato, l'assalto a chi nel gruppo parlamentare osa avere critiche nei confronti della linea politica scelta dalla comunicazione. Una comunicazione in stile "Grande Fratello".

I parlamentari in assemblea, come ricordava la collega Paola Pinna, si sono assunti la responsabilità di espellere 4 persone per "reato di opinione". Il capo di accusa lo abbiamo dovuto dedurre, cosi come abbiamo dovuto dedurre i nomi dei colleghi che hanno chiesto l'espulsione. C'è stato un silenzio tombale sull'elenco completo dei richiedenti e un silenzio sui capi di accusa che dovrebbero essere, a norma di codice di comportamento, "palesemente" violazioni del codice. "Palesare" vuol dire "Diventare chiaro". Chiarezza che non c'è stata.

Alla fine il capo di imputazione è stata la critica a mezzo stampa che i 4 senatori portano avanti da mesi nei confronti di qualcosa deciso da altri, in particolare da Beppe Grillo e dallo Staff comunicazione.

Abbiamo deciso per votare separatamente le 4 espulsioni, cosi è stato all'interno del gruppo, ma non è così per la votazione online.


L'esito delle 4 votazioni è stata:

Battista, 73 sì, 35 no, 11 astenuti, votanti 119
Bocchino, 67 sì, 30 no, 13 astenuti, votanti 110
Campanella, 77 sì, 33 no, 11 astenuti, votanti 121
Orellana, 70 sì, 35 no, 17 astenuti, votanti 122.

Gli statuti dei gruppi parlamentari prevedono che, per le procedure di sanzionamento, ci sia la maggioranza assoluta dei componenti del gruppo al senato (Art. 15 comma1), e la maggioranza assoluta dell'assemblea intesa come gruppo parlamentare completo per la camera (Art. 18 secondo periodo).

Il codice di comportamento è una norma che di diritto entra nello statuto dei gruppi parlamentari, unica fonte di diritto all'interno delle due associazioni parlamentari.

Dall'esito delle votazioni risulta che in nessuna votazione si è raggiunta la maggioranza calcolata sui componenti del gruppo, camera e senato, che è di 26 sentatori (in data odierna abbiamo 50 senatori) + 54 deputati (in data odierna abbiamo 106 deputati), quindi di 80 parlamentari.

L'assemblea è andata avanti comunque come un treno, perché si doveva concludere la votazione e si doveva espellere i 4 senatori ad ogni costo. La rabbia negli occhi, la goduria al termine della votazione, l'esultanza della vittoria non appartengono allo spirito originario del movimento 5 stelle. 

Mi spiace veramente tanto, leggere sul blog di beppegrillo.it, che i 4 sentatori vogliono tenersi 20000 euro di stipendio, e che questo è il motivo delle loro azioni. A parte che nessuno prende 20000€ di stipendio, i compensi sono pubblici e se si va a vedere non arrivano a quelle cifre.
In secondo luogo, la superficialità con cui si usa la motivazione dei soldi, che è argomento unico e principale, nei discorsi dei colleghi parlamentari, denota il voler tenere sotto il tappeto le reali critiche che ci sono e che vengono palesate. E' solo la scusa per chiudere i discorsi: "restituisci il malloppo" "ti vuoi tenere il malloppo" uccidono la discussione, è un ottimo sistema per fare pulire la coscenza alle persone, e fargli credere di essere nel giusto.

Vorrei ricordare a tutti, che moralmente noi ci siamo impegnati a rifiutare il denaro, non a restituirlo. Nel codice di comportamento viene usata la parola restituzione, la quale implica una appropriazione indebita, un furto. Questa continua accusa implicita di essere dei ladri verso noi stessi, impedisce di lavorare serenamente. Mi devo sentire ladro se ho un problema che mi obbliga a tardare a fare la rinuncia, mi devo sentire un ladro se spendo i soldi messi a disposizione per l'attività parlamentare, per fare appunto attività parlamentare, mi devo sentire ladro se mi prendo un caffè? credo che si sia esagerato, l'ossessione compulsiva per i soldi ha fatto degenerare i principi etici del movimento 5 stelle.
La cosa che mi fa più male, che lede la mia dignità personale è sentirmi dare del ladro se faccio il lavoro per il quale sono stato eletto, ma sentirmelo dire da chi mi ha avuto sempre vicino, da chi si è preso, con me, il freddo dei banchetti quando il movimento 5 stelle era al 2%, sentirmelo dire addirittura da Beppe Grillo, questo fa malissimo.

Ho capito, il movimento 5 stelle è in guerra. In guerra non si rispettano le regole, altrimenti si perde, in guerra però si fanno vittime e si distrugge sempre qualcosa.

Vorrei ricordare a tutti, che l'occasione storica che abbiamo avuto, ci chiedeva di cambiare il paese ORA, non alle prossime elezioni. Ci chiede di lavorare puntualmente sulle questione del paese ORA, non di lavorare in modo propagandistico, in vista delle prossime elezioni. Ci chiedeva di mettere da parte l'egoismo personale, mettendo in primo piano il programma elettorale, i principi etici, LE 5 STELLE (Acqua, Ambiente, Trasporti, Connettività , Sviluppo) e non di personalizzare la politica, creando altre icone televisive.

La politica del "Grande Fratello" e dei "Reality Show", come potevamo evitarla assumento nel gruppo di comunicazione persone che l'hanno vissuta e che credono che essa è l'unica via per arrivare al successo?


Io spero che le persone che sono chiamate a ratificare una decisione presa contro le nostre stesse regole, diano una lezione di etica e morale al movimento 5 stelle, che i cittadini si riprendano possesso del Movimento 5 Stelle. Altrimenti vuol dire che alle persone va bene cosi, quindi ognuno di noi prenderà le proprie decisioni seguendo la propria coscienza.

Io voterò NO alle Espulsioni

Ivan Catalano




lunedì 24 febbraio 2014

Quarto pacchetto ferroviario: Modifica dello spazio ferroviario europeo unico

Buongiorno a tutti,

Al parlamento europeo è in discussione la modifica dello spazio ferroviario europeo unico, con una proposta la COM(2013)0029: Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico, per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria.

Nel Libro bianco del 2011 (COM(2011)0144) sulla politica dei trasporti, adottato il 28 marzo 2011, la Commissione ha esposto la sua visione di uno spazio ferroviario europeo unico caratterizzato da un mercato interno ferroviario in cui le imprese ferroviarie europee possano prestare servizi senza inutili ostacoli tecnici e amministrativi.

Principale finalità della politica dei trasporti dell'Unione europea è istituire un mercato interno dei trasporti che contribuisca a un livello elevato di competitività e allo sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche. Nel Libro bianco sui trasporti del 2011 si afferma che per il 2050 la maggior parte del trasporto di passeggeri a medio raggio dovrebbe essere effettuato per ferrovia; la conseguente conversione modale contribuirebbe alla riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra prevista nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il Libro bianco giunge alla conclusione che non saranno possibili grandi cambiamenti nei trasporti se non si potrà contare su un'infrastruttura ferroviaria adeguata e su un approccio più intelligente al suo utilizzo.

Per raccogliere le opinioni dei portatori d'interesse l'Europa ha preferito ricorrere a una combinazione ampia di metodi di consultazione mirata piuttosto che a una consultazione pubblica: tra il 1° marzo e il 16 aprile 2012 sono stati inviati questionari mirati a 427 portatori d'interesse nel settore ferroviario (imprese ferroviarie, gestori dell'infrastruttura, ministeri dei trasporti, autorità di sicurezza, ministeri, organismi rappresentativi, organizzazioni dei lavoratori, ecc.).
La percentuale di risposte è stata del 40%. I passeggeri hanno potuto esprimersi grazie a un sondaggio di Eurobarometro che ha interessato 25.000 persone equamente distribuite tra i 25 Stati membri dotati di ferrovie; gli enti locali e regionali sono stati interpellati tramite la rete del Comitato delle regioni ed è stato consultato anche il comitato di dialogo settoriale sulle ferrovie.
Le consultazioni sono state integrate da un'audizione dei portatori d'interesse, tenutasi il 29 maggio 2012 con la partecipazione di circa 85 persone, da una conferenza che ha riunito circa 420 partecipanti il 24 settembre 2012 e da colloqui con portatori d'interesse specifici lungo tutto il 2012. I servizi della Commissione si sono riuniti con rappresentanti della Comunità delle ferrovie europee (CER, che raggruppa le imprese ferroviarie), dell'Associazione europea degli operatori del trasporto passeggeri (EPTO), della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF), della Federazione europea dei passeggeri (EPF), dell'Associazione dei gestori dell'infrastruttura ferroviaria (EIM) e dell'Associazione internazionale del trasporto pubblico (UITP). Sono state inoltre organizzate riunioni specifiche con i portatori d'interesse in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno
Unito, Svezia e Ungheria.

Nel corso della consultazione mirata la maggioranza dei portatori d'interesse ha riconosciuto che la qualità dei servizi ferroviari e la competitività del settore nell'UE sono inficiate dai vari ostacoli all'accesso che incontrano le imprese ferroviarie. Il 69% ritiene che le divergenze interpretative sulla legislazione costituiscano un problema. I vincoli alla capacità di infrastruttura sono considerati il principale ostacolo all'accesso per le imprese ferroviarie (citati dall'83%).

Ma cosa cambia con questa proposta di modifica?
  1. Definizione di gestore dell'infrastruttura (articolo 3, punto 2): 
  2. Definizione di servizio di trasporto internazionale di passeggeri (articolo 3, punto 5)
  3. Separazione contabile all'interno di un gruppo integrato (articolo 6, paragrafo 2)
  4. Separazione istituzionale del gestore dell'infrastruttura (articolo 7)
  5. Indipendenza dei gestori dell'infrastruttura inseriti in imprese a integrazione verticale
    (articoli 7 bis e 7 ter)
  6. Verifica della conformità (articolo 7 quater)
  7. Comitato di coordinamento (articolo 7 quinquies)
  8. Rete europea dei gestori dell'infrastruttura (articolo 7 sexies)
  9. Condizioni di accesso all'infrastruttura ferroviaria (articolo 10)
  10. Limitazione del diritto di accesso (articolo 11)
  11. Servizi comuni d'informazione e sistemi integrati di emissione dei biglietti (articolo
    13 bis)
  12. Diritti connessi alla capacità (articolo 38, paragrafo 4)
Proparerò una interrogazione in merito per sapere come il governo intenderà fare fronte alle possibili modificazioni introdotte da questa proposta, che necessariamente cambieranno lo scenario ferroviario italiano.

Ivan Catalano


Parlamento Europeo: Approvata risoluzione per le Regioni Ultra Periferiche

Buongiorno a tutti,

In parlamento europeo è stata approvata una proposta di risoluzione, 2013/2178(INI), sull'ottimizzazione dello sviluppo del potenziale delle regioni ultraperiferiche mediante la creazione di sinergie tra i Fondi strutturali e gli altri programmi dell'Unione europea. 

Per i trasporti è previsto, in particolare, che:

1) la Commissione a crei un programma specifico nel settore dell'energia, dei trasporti e delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione sulla base dei programmi POSEI, e segnatamente a istituire un quadro specifico per gli aiuti ai trasporti nelle RUP (regioni ultraperiferiche), in particolare a favore dei trasporti pubblici e dello sviluppo dei trasporti marittimi fra le isole;

2) è necessario sviluppare nelle RUP sinergie tra le reti transeuropee, il meccanismo per collegare l'Europa, i programmi Civitas e Orizzonte 2020 nonché gli investimenti del FESR e del Fondo di coesione relativi ai trasporti, alle telecomunicazioni e all'energia;
 
3) occorra rivedere l'inquadramento degli aiuti di Stato per i trasporti marittimi onde permettere la concessione di aiuti pubblici a favore dei collegamenti tra le RUP e i paesi terzi;

4) occorre adeguare la classificazione degli aeroporti regionali in quanto essa non può limitarsi, nel caso delle RUP, a questioni di flusso di passeggeri e di redditività;

5) vista l'importanza dell'economia digitale, il problema del divario digitale tra le RUP e l'Europa costituisca un freno allo sviluppo e alla competitività delle RUP; osserva che il ritardo nella diffusione e nell'ammodernamento delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) nelle RUP aggiunge alla distanza geografica anche il ritardo digitale; propone di intensificare lo sviluppo delle TIC mediante l'estensione e l'ammodernamento delle reti, l'attivazione di sinergie con il FESR e un accesso agevolato per questi progetti ai finanziamenti della BEI; insiste inoltre sulla necessità di accordare a tali regioni un accesso prioritario ai programmi GMES e Galileo;

Ivan Catalano

Regolamento 1037/2007: Italia sotto procedura di infrazione per i diritti dei passeggeri su trasporto ferroviario

Buongiorno a tutti,

mentre i media, i partiti politici e i movimenti politici, sono sempre più impegnati a discutere di problemi interni, di legge elettorale e di staffette di governo, l'europa ci mette in infrazione constantemente. Difficile prendersi carico delle infrazioni quando non si vuole fare lavorare l'istituzione in modo corretto ed efficiente.

Oggi prendiamo in esame la procedura numero° 2013_2074 del 26 giugno 2013, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato, per cattiva applicazione del regolamento (CE) n. 1371/2007 relativo ai diritti e agli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Tra l'altro, tale regolamento è in procinto di venire modificato dalla proposta COM(2013)0028, i cui emendamenti cominciano ad arrivare nella commissione trasporti del parlamento europeo.

Il governo ha presentato il D. lgs. di ricepimento, Atto 75, incardinato in commissione trasporti per il quale il servizio studi della camera ha redatto un dossier che vi invito a leggere.

"Le nostre perplessità in merito a questo provvedimento sono tante, ma principalmente l’inadeguatezza della disposizione che individua nella Direzione generale per il trasporto ferroviario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l’Organismo di controllo, che sembra privo dei necessari requisiti di indipendenza individuati dallo stesso Regolamento CE 1371/2007. Condividiamo pertanto la necessità di individuare direttamente nell’Autorità di regolazione dei trasporti l’organismo di controllo previsto nel Regolamento e sopprimere di conseguenza la previsione dell’attribuzione alla Direzione generale delle funzioni di organismo di controllo."

Anche perché il precedente tentativo fatto dal Governo con la creazione dell'URFS, in seno al ministero dei trasporti, ha violato le disposizioni previste dal regolamento europeo, in quanto privo del requisito di indipendenza.

Ivan Catalano

giovedì 20 febbraio 2014

Pressing sui dipendenti che fanno bene il loro lavoro: ecco la politica delle risorse umane di Poste Italiane


Buongiorno a tutti,

Ho depositato una ulteriore interrogazione parlamentare, n°4/03655, in quanto da mesi seguo il caso dell’ispettore del Fraud Management Alessandro Carollo, il cui lavoro è stato decisivo per l’operazione Lost Pay della Guardia di Finanza, che ha portato al sequestro di 72 finte agenzie postali private che hanno truffato per milioni di euro migliaia di cittadini. Da quel momento Carollo è stato estromesso dalla struttura ispettiva di Palermo ed ha subito comportamenti vessatori di ogni tipo.

“la gestione delle risorse umane è, spesso, poco trasparente e poco meritocratica, questo modus operandi non è accettabile da parte di un’azienda pubblica; tra l’altro, nell’ambito dei contenziosi interni, il rapporto Azienda/Lavoratore è completamente sbilanciato a sfavore del secondo, che non gode delle adeguate forme di autotutela”
 
Ho presentato più di 20 interrogazioni parlamentari sulla gestione aziendale di Poste e non ho ancora ricevuto risposta; 

auspico che queste pervengano quanto prima perché una simile gestione di un’azienda statale non è più accettabile.

Ivan Catalano



martedì 18 febbraio 2014

Consiglio di Leggere: "Imparare Democrazia"

Buongiorno a tutti,

la settimana scorsa ho letto con piacere il libro di Gustavo Zagrebelsky, intitolato: "Imparare Democrazia"

Un libro molto interessante, da parecchi spunti da cui partire per ragionare su che cos'è la democrazia. 
Facendo una facile query in google si trova anche un file PDF da scaricare gratuitamente.

Lo consiglio vivamente perché da una chiave di lettura molto dettagliata dei fenomeni che ruotano intorno alla definizione di democrazia. Scritto nel 2007, è del tutto attuale a ciò che oggi sta succedendo nel panorama politico italiano.

Non voglio anticiparvi nulla, vi consiglio solo di leggerlo.

Ivan Catalano

Rimozione del Debito del TPL in Piemonte: A che punto siamo?

Buongiorno a tutti,

Ad inizio legislatura, con il decreto emergenze ambientali, DL 35/2013, si era dato il via alla possibilità alla Regione Piemonte, di rimuovere lo squilibrio finanziario derivante da debiti pregressi a carico del bilancio regionale di trasporto pubblico locale su gomma e di trasporto ferroviario regionale.

Questo lo si fece introducento, e modificando, l'articolo 11 comma 6 e 7, consentendo dunque alla Regione, a fronte della presentazione della presentazione di un piano di rientro, da sottoporre, entro trenta giorni dall'entrata in vigore del presente decreto, all'approvazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze, di utilizzare, per l'anno 2013, le risorse ad essa assegnate del Fondo per lo sviluppo e la coesione di cui alla delibera del CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011 (pubblicata nella G.U. n. 80 del 7/4/2011), nel limite massimo di 150 milioni di euro. La Regione Piemonte propone conseguentemente al CIPE per la presa d'atto, la nuova programmazione nel limite delle risorse disponibili.

Approfittando di una interrogazione dell'On. Bargero (5/01595), facciamo il punto:

la regione Piemonte, con la delibera n. 25-5760 del 6 maggio 2013, ha adottato il Piano di rientro del debito che è stato oggetto di valutazione congiunta MIT-MEF per la relativa approvazione. A seguito di approfondimenti e dei necessari chiarimenti forniti dalla regione, nella riunione del 3 ottobre 2013 i rappresentanti MIT-MEF hanno ritenuto approvabile, in sede istruttoria, il Piano stesso.
Per quanto sopra, è stato predisposto il relativo decreto interministeriale di approvazione del suddetto Piano il cui iter di emanazione risulta al momento sospeso a seguito dell'accoglimento, da parte del Tar Piemonte, delle istanze cautelari presentate dal comune di Torino, dal comune di Cuneo e da ATAS Spa, che ha disposto, tra l'altro, la sospensione della delibera citata. 

Continueremo a vigilare sulla questione.

Ivan Catalano

Linea Milano-Genova-Ventimiglia: Cosa sta facendo il Governo?

Buongiorno a tutti,

approfitto dell'interrogazione a risposta in commissione presentata dall'On. Biasotti (5/01944), per dare qualche informazioni riguardo l'impegno del governo sulla tratta Milano-Genova-Ventimiglia, soggetta all'evento franoso del mese di Gennaio.

Rete Ferroviaria Italiana si è dichiarata disponibile ad intervenire, come soggetto tecnico, oltre che nelle aree di propria competenza anche nell'area della frana.
In particolare, RFI ha fatto presente di aver avviato, dietro autorizzazione della Procura della Repubblica di Savona, avvenuta nei giorni scorsi, le attività propedeutiche alla rimozione del locomotore e delle carrozze del treno IC 660.

La ditta Vernazza Autogru di Genova, che si occuperà dell'intervento in parola, è stata scelta sulla base della soluzione tecnica ritenuta migliore anche in relazione alla rapidità di esecuzione. Per garantire il migliore svolgimento delle operazioni di recupero e per evidenti ragioni di sicurezza RFI informa che sarà richiesta alle Autorità competenti l'interdizione dalle aree circostanti.
Per un secondo intervento di consolidamento della linea partirà immediatamente la progettazione con la valutazione dei lavori necessari, anche su altri punti delle linee ferroviarie liguri.
Ad oggi rimane sospesa la circolazione tra Albenga e Diano Marina, sulla linea Genova-Ventimiglia.
La mobilità dei viaggiatori è garantita da un servizio sostitutivo con autobus attivato da Trenitalia.
In particolare:
 
  1. Treni IC diretti a Ventimiglia terminano la corsa a Savona; tra Savona e Ventimiglia, e viceversa, è attivo un servizio sostitutivo con autobus, via autostrada, con fermate nelle stazioni di Savona, Finale Ligure, Albenga, Alassio, Diano Marina, Imperia Porto Maurizio, Taggia Arma, Sanremo, Bordighera e Ventimiglia;
  2. treni Regionali è attivo un servizio con bus sostitutivi tra Diano Marina e Albenga che percorrono sia l'autostrada, senza effettuare fermate, sia la Strada Statale Aurelia per servire le località intermedie. Nel tratto Diano Marina-Ventimiglia è operativo il servizio ferroviario.

Il giorno 20 gennaio u.s. alle ore 11,30 presso la Prefettura di Genova, presenti il Prefetto e rappresentanti del comune di Genova, di R.F.I., della regione Liguria, della Protezione Civile, si è tenuto un incontro allo scopo di definire le modalità per consentire la riattivazione del binario pari della linea ferroviaria che risultava interrotto nella tratta Nervi-Recco.
Si è convenuto, in tale riunione, che RFI avrebbe provveduto all'installazione di un sistema di monitoraggio del comportamento strutturale del manufatto onde consentire la riattivazione del binario in direzione Genova. Alle ore 06.00 dello scorso 21 gennaio, il binario in direzione Genova è stato riattivato a velocità ridotta.
Si sono registrati, tuttavia, ulteriori dissesti e gravi criticità all'infrastruttura ferroviaria generati dal maltempo oltre a quelli legati agli eventi di Andora e di Genova Nervi, che necessiteranno di sistematiche operazioni di ripristino.


In attesa dei finanziamenti occorrenti per la realizzazione della definitiva messa in sicurezza di tali dissesti, sono stati predisposti interventi provvisionali e si provvederà al monitoraggio delle aree, con personale RFI in occasione di futuri eventi meteo di entità significativa.
 
Il Presidente della Giunta Regionale ha inoltrato richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 per gli eventi suindicati.
Contestualmente, il Settore Protezione Civile ed emergenza del Dipartimento Ambiente della regione ha trasmesso una relazione in cui è stato sommariamente descritto l'evento e fornita una stima preliminare delle somme urgenze, dell'assistenza alla popolazione, degli interventi di limitazione del rischio attivo e della messa in sicurezza, fornendo esito favorevole al riconoscimento delle condizioni previste dall'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 per tutto il territorio regionale. Il Dipartimento riferisce, altresì, che tali condizioni sono da considerarsi soddisfatte tenendo conto degli effetti cumulati dovuti alla successione degli eventi accorsi dalla fine del mese di ottobre 2013 alla prima metà del mese di gennaio 2014. Nella stessa istruttoria, trasmessa a Palazzo Chigi, è stato proposto il riconoscimento di un contributo pari a 13 milioni di euro.
Infine, il Consiglio dei Ministri il 31 gennaio scorso ha deliberato la dichiarazione dello Stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni dal 25 al 26 dicembre 2013, dal 4 al 5 e dal 16 al 20 gennaio 2014 nel territorio della regione Liguria.

Ivan Catalano

giovedì 13 febbraio 2014

Privatizzazione di Poste Italiane Spa: A chi conviene?

Buongiorno a tutti,

vi pubblico una piccola mappa delle relazioni del Gruppo Poste Italiane che ho realizzato sulla base delle informazioni disponibili nei siti internet pubblici.
E' sicuramente incompleta, ma rende perfettamente l'idea del giro d'affari che il Gruppo ha nel panorama Finanziario/Assicurativo/Recapito/Telefonia e quant'altro.
Non c'è molto da commentare, se non che "il ramo più attrattivo per gli investitori è sicuramente quello Finanziario ed Assicurativo. La gestione di 400 miliardi di riasparmio gestito, i buoni fruttiferi, il fondo di Garanzia dello Stato, il Microcredito, fanno gola, sarebbero un ottima boccata di ossigeno, o di speculazione, per il sistema bancario creditizio". 

La bozza di Decreto è arrivata in commissione. Vi invito a leggere questa nota esplicativa redatta dai servizi della camera.

Ivan Catalano

PS: in una intervista al mensile Specchio, Giovanni Pitruzzella, presidente di AGCM ha dichiarato che la privatizzazione di bancoposta, riporterebbe equilibrio nel mercato bancario, in quanto la renderebbe a tutti gli effetti una banca soggetta al controllo di Banca D'Italia.

Svizzera, avanti 10 anni nei trasporti rispetto all'Italia: Ministro Lupi è ora di muoversi!

Buongiorno a tutti,

Vorrei farvi un piccolo resoconto del Viaggio Studio che ho fatto in svizzera, organizzato dalla Ambasciata svizzera in italia.

Il viaggio in svizzera è stato davvero molto utile. La visita al cantiere del ceneri, che verrà inaugurato nel dicembre 2019, è stata molto interessante. La tecnica costruttiva è molto curata, come è curato il sistema di smaltimento delle terre scavate nonché il loro recupero per la realizzazione del calcestruzzo, che serve internamento per la stabilizzazione della galleria. Il tunnel del Ceneri, permetterà di poter trasportare sagome di 4 m ovvero semirimorchi interi via treno.
Questo tunnel fa parte del collegamento del corridoio dei 2 mari, Genova Rotterdam e si collega al traforo del Gottardo che entrerà in esercizio nel 2016.

Il sistema ferroviario svizzero è molto efficiente anche grazie alla volontà popolare che nel 92 si espresse per portare l'intero traffico merci su ferrovia arrivando a rendere quello stradale molto costoso. Questa volontà popolare si concretizzò con la emanazione della Legge Svizzera 725.14, la quale prevede che: "La capacità delle strade di transito non può essere aumentata."

L'8 ottobre 1999, la svizzera approva una legge per il trasferimento delle merci dalla strada su rotaia, la quale è stata ripresa dalla legge 740.1 entrata in vigore il 1° gennaio 2010.
Scopo di questa legge è: 
  1. Per proteggere la regione alpina
  2. equilibrare dal punto di vista ecologico ed economico il trasporto di merci
Il 9 febbraio 2014 la svizzera ha votato favorevolmente, con il 62% dei votanti, ad una proposta di legge che introduce un fondo dedicato alle infrastrutture ferroviarie, all'interno della costituzione. Questo grande risultato è stato offuscato, invece, del referendum sull'immigrazione, che dettato da una deriva populista ha creato non pochi problemi diplomatici al paese.

la svizzera ha firmato recentemente con lupi un impegno di 120 milioni di euro per l'ammodernamento ferroviario sulla linea di Luino. Il progetto integrale dell'opera sul territorio italiano che la svizzera vorrebbe finanziare, ma soprattutto vorrebbe che l'italia si decidesse a fare, consiste nel collegare basilea a Novara e a Milano.

A mio avviso "la politica dell'ammodernamento delle sagome per le linee ferroviarie potrebbe essere una buona strada, per far riprendere il commercio e le attività industriali in italia, altrimenti nei prossimi 5 anni le aziende subiranno un alto costo di trasporto, che ricadrà su noi cittadini con un cospiquo aumento di prezzo". Ma non è questo quello che più preoccupa, ma bensì l'effetto conseguente di un aumento del prezzo dei trasporti, che è la desertificazione del tessuto produttivo, costretto a chiudere o a delocalizzare. Recentemente una delibera della 641/2013/R/com AEEG, che ha fissato un aumento delle componenti tariffarie destinate alla copertura degli oneri generali e di ulteriori componenti del settore elettrico e del settore gas, ha causato una aumento dell'8% del prezzo della corrente di trazione per il traffico merci ferroviario, e un conguaglio 2013 più alto del 30%.

In una situazione di crisi economica, ogni balzello in più corrisponde una perdita potenziale di mercato per le aziende, che si traduce in possibile perdita di posti di lavoro e quindi perdita di aziende, costrette anche a chiudere.

Occorre sbrigarsi nel chiudere da qui a 5 anni la questione del corridoio dei 2 mari, stando sempre attenti alla cura del territorio, approvando i progetti meno impattanti. Occorre sistemare i problemi del Porto di Genova, riguardanti il collo di bottiglia ferroviario, altrimenti il transito delle merci nel corridoio sarà ad un solo verso, ovvero proveniente da Rottherdam verso l'Italia.

I paesi del nord Europa, non sono più bravi di noi, loro fanno buissness e danno posti di lavoro, e riescono ad essere sostenibili, semplicemente perché la nostra politica "DICE" e "NON FA". Se il nostro paese attuasse metà delle cose che dice di voler fare, potremmo competere tranquillamente con i paesi del Nord Europa.

"La logistica è il presente oltre che il futuro nel mondo dei trasporti. Il piccolo deve aggregarsi e i dati devono essere aperti. I sistemi devono necessariamente essere integrati, e la politica deve decidere una volta per tutte come trasportare le merci. La svizzera insegna che la volontà popolare, se informata e cosciente è in grado di dare un indirizzo alla politica sul campo dei trasporti. Mentre il panorama mediatico, i leader di ogni partito e movimenti sono presi dal circus politico all'italiana, la cittadinanza non riesce ad essere informata su nulla che non sia la legge elettorale o gli equilibri di potere. I trasporti condizionano il paese più di qualsiasi atto di accusa politico. Occupiamoci di italia una volta tanto."

Ivan Catalano
Cittadino Deputato 
Vicepresidente Commissione Trasporti

giovedì 6 febbraio 2014

Destinazione Italia: Approvato l'emendamento presentato insieme al relatore

Buon pomeriggio,

vi comunico che è stato approvato un emendamento, proposto dal sottoscritto al Relatore della commissione Riunita Attività produttive e Finanze, riguardo alla possibilità di concedere ai velocipedi di trasportare persone.

Sembra un emendamento stupido, insignificante, ma molte sono le piccole imprese giovanili, che nell'ambito turistico, vogliono portare in giro per le città italiane i turisti stranieri e non.

Fino ad oggi ai velocipedi a tre ruote (Risciò) era impedito, solo ai Tricili a motore era consentito farlo.

Speriamo che nel passaggio al senato, questa norma non venga cancellata.

Ivan Catalano

lunedì 3 febbraio 2014

Interrogazione sulle Patenti Equipollenti: Italia - Svizzera

Buonasera a tutti,

ho depositato un’interrogazione parlamentare (4/03403), su segnalazione degli attivisti di Como, sulla questione delle patenti equipollenti tra Europa e Svizzera. La Confederazione Elvetica ha approvato un pacchetto di misure per la sicurezza stradale in cui è stabilito che tutti i conducenti provenienti dai paesi dell’Unione Europea che circoleranno al di fuori dei confini nazionali dovranno avere una patente su cui siano esplicitamente indicate le lettere A o A1, corrispondenti alle licenze per moto e scooter.
A partire dal 1 gennaio, sarà necessario l’adeguamento delle patenti contenute richieste di adeguamento dei codici delle patenti rilasciate prima del 1985, altrimenti il conducente sarà considerato sprovvisto di patente e quindi multato. Sono molti i cittadini italiani che attraversano ogni giorno il confine con la Svizzera, inoltre, in caso di incidenti si potrebbero verificare dei problemi: è necessario diffondere subito le informazioni necessarie all’adeguamento per evitare controversie. Ho presentato un’interrogazione parlamentare in cui chiedo al Governo come intende agire.

Ivan Catalano

Interrogazione su Poste Italiane: Gestione del Personale


Buonasera a tutti,

ho presentato una nuova interrogazione (4/03405) al Ministro sulla gestione delle risorse umane da parte di Poste Italiane. Ho ricevuto la segnalazione di un lavoratore al quale, dal 2006 ad oggi, non è stata ancora riconosciuta la progressione di carriera. Questa è una segnalazione di molte che arrivano, riguardo alla gestione del personale in Poste Italiane Spa. Ciò è inaccettabile anche in considerazione del fatto che il segnalante ha svolto un ruolo decisivo nell’operazione “Lost Pay”, del 19 marzo 2013, condotta dal comando gruppo guardia di finanza Palermo, che ha messo in evidenza una truffa organizzata ai danni degli utenti della catena “Servizi Postali” e “Posta più”, ed ha portato al sequestro di 72 agenzie in tutta Italia. Poste Italiane è un’azienda partecipata dallo Stato, (chissa ancora per quanto) e deve uniformarsi ai principi della trasparenza e del merito. Ho chiesto al Governo spiegazioni sulla vicenda, anche per tutelare eventuali situazioni analoghe.

Ivan Catalano

domenica 2 febbraio 2014

Lavori 1-7 febbraio 2014: Audizione sulla cessione di una quota del capitale di Poste italiane

Martedì 4 febbraio la Commissione, nell’ambito dell’esame della risoluzione 7-00078 Tullo, sulla riconversione del vecchio ponte ferroviario tra Ostiglia e Revere (MN) in sede stradale, svolgerà le audizioni informali del Presidente della provincia di Mantova e dei sindaci dei comuni di Ostiglia e Revere (MN), nonché di rappresentanti di RFI (Rete ferroviaria italiana) e di Anas SpA; proseguirà l’esame della risoluzione 7-00017 Caparini, limiti alla diffusione di programmi nazionali su emittenti televisive locali.
Svolgerà quindi le seguenti interrogazioni: 5-00927 Venittelli, disservizi nella ricezione dei canali Rai, conseguenti al passaggio dal sistema televisivo analogico a quello digitale, nel territorio della provincia di Campobasso; 5-01554 Carocci, mancata ricezione del segnale Rai in alcuni comuni liguri, a seguito del passaggio dal sistema analogico a quello digitale.
Mercoled ì 5 febbraio, in sede consultiva per il parere alla XIV Commissione Politiche UE, proseguirà l’esame congiunto dei disegni di legge recanti Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea - Legge di delegazione europea 2013 - secondo semestre (C. 1836 Governo) e Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea - Legge europea 2013 bis (C. 1864 Governo); rel. Mauri, PD.
Giovedì 6 febbraio svolgerà le seguenti interrogazioni: 5-01174 Quaranta, ritardi nella realizzazione del raddoppio della tratta ferroviaria Genova-Ventimiglia; 5-01595 Bargero, progressiva riduzione dei servizi di trasporto pubblico locale, in particolare ferroviario, nella regione Piemonte; 5-01617 Liuzzi, disservizi nel servizio ferroviario sulla tratta Potenza-Foggia e grave stato di degrado della stazione di Rionero-Atella-Ripacandida; 5-01944 Biasotti, emergenze infrastrutturali in Liguria, con particolare riferimento al regolare ripristino del traffico ferroviario.
Si svolgerà l’audizione informale dell’Amministratore delegato di Poste italiane SpA, Massimo Sarmi, sull’ipotesi di cessione da parte dello Stato di una quota del capitale di Poste italiane SpA.
In sede di atti del Governo, proseguirà l’esame dello schema di decreto legislativo recante Attuazione della direttiva 2011/82/UE intesa ad agevolare lo scambio transfrontaliero di informazioni sulle infrazioni in materia di sicurezza stradale (atto n. 52 - rel. Coppola, PD).
Proseguiranno i lavori del Comitato ristretto sui progetti di legge recanti Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285 (C. 731 Velo e C. 1588 Governo - rel. Gandolfi, PD).

Ivan Catalano

sabato 1 febbraio 2014

L'analisi di Augias è condivisibile

@beppe_grillo. L'analisi di Augias, ieri sera alle invasioni barbariche è condivisibile, tranne il fatto che Renzi abbia dovuto per forza contattare direttamente Berlusconi.

Io faccio parte di quella parte del movimento 5 stelle nata da un desiderio di democrazia diretta e partecipata. Democrazia da realizzare per mezzo di una azione democratica, secondo le regole del parlamento.

Al mio gruppo rimprovero di aver ceduto alla rabbia e all'emotività, che porta con sé solo desolazione e sconforto.

Il parlamento è un territorio difficile, porta con sé molta frustrazione ogni volta che una idea propria non viene condivisa e votata dagli altri.

Spero che il clima di guerra svanisca, perché il potere, quello vero che non ha volto, ma ha molti volti, si rinnova in condizioni di caos.

Far cedere l'avversario alla propria emotività è una tattica di guerra, vecchia come il mondo.

Quindi io chiedo ora a chi non se la sente di stare più in parlamento di uscire e tornare in piazza se vuole, e al parlamento di non ignorare chi democraticamente vuole portare le proprie idee.

Chiedo al mio gruppo di non scacciare via questa voce, solo perché non obbediente alla rabbia e al rancore.

Ivan catalano