Google+ Ivan Catalano - Un Cittadino che fa il proprio dovere alla Camera dei Deputati: Quarto pacchetto ferroviario: Modifica dello spazio ferroviario europeo unico

Deputato Ivan Catalano

lunedì 24 febbraio 2014

Quarto pacchetto ferroviario: Modifica dello spazio ferroviario europeo unico

Buongiorno a tutti,

Al parlamento europeo è in discussione la modifica dello spazio ferroviario europeo unico, con una proposta la COM(2013)0029: Proposta di DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO che modifica la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico, per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria.

Nel Libro bianco del 2011 (COM(2011)0144) sulla politica dei trasporti, adottato il 28 marzo 2011, la Commissione ha esposto la sua visione di uno spazio ferroviario europeo unico caratterizzato da un mercato interno ferroviario in cui le imprese ferroviarie europee possano prestare servizi senza inutili ostacoli tecnici e amministrativi.

Principale finalità della politica dei trasporti dell'Unione europea è istituire un mercato interno dei trasporti che contribuisca a un livello elevato di competitività e allo sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche. Nel Libro bianco sui trasporti del 2011 si afferma che per il 2050 la maggior parte del trasporto di passeggeri a medio raggio dovrebbe essere effettuato per ferrovia; la conseguente conversione modale contribuirebbe alla riduzione del 20% delle emissioni di gas a effetto serra prevista nella strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Il Libro bianco giunge alla conclusione che non saranno possibili grandi cambiamenti nei trasporti se non si potrà contare su un'infrastruttura ferroviaria adeguata e su un approccio più intelligente al suo utilizzo.

Per raccogliere le opinioni dei portatori d'interesse l'Europa ha preferito ricorrere a una combinazione ampia di metodi di consultazione mirata piuttosto che a una consultazione pubblica: tra il 1° marzo e il 16 aprile 2012 sono stati inviati questionari mirati a 427 portatori d'interesse nel settore ferroviario (imprese ferroviarie, gestori dell'infrastruttura, ministeri dei trasporti, autorità di sicurezza, ministeri, organismi rappresentativi, organizzazioni dei lavoratori, ecc.).
La percentuale di risposte è stata del 40%. I passeggeri hanno potuto esprimersi grazie a un sondaggio di Eurobarometro che ha interessato 25.000 persone equamente distribuite tra i 25 Stati membri dotati di ferrovie; gli enti locali e regionali sono stati interpellati tramite la rete del Comitato delle regioni ed è stato consultato anche il comitato di dialogo settoriale sulle ferrovie.
Le consultazioni sono state integrate da un'audizione dei portatori d'interesse, tenutasi il 29 maggio 2012 con la partecipazione di circa 85 persone, da una conferenza che ha riunito circa 420 partecipanti il 24 settembre 2012 e da colloqui con portatori d'interesse specifici lungo tutto il 2012. I servizi della Commissione si sono riuniti con rappresentanti della Comunità delle ferrovie europee (CER, che raggruppa le imprese ferroviarie), dell'Associazione europea degli operatori del trasporto passeggeri (EPTO), della Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (ETF), della Federazione europea dei passeggeri (EPF), dell'Associazione dei gestori dell'infrastruttura ferroviaria (EIM) e dell'Associazione internazionale del trasporto pubblico (UITP). Sono state inoltre organizzate riunioni specifiche con i portatori d'interesse in Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Regno
Unito, Svezia e Ungheria.

Nel corso della consultazione mirata la maggioranza dei portatori d'interesse ha riconosciuto che la qualità dei servizi ferroviari e la competitività del settore nell'UE sono inficiate dai vari ostacoli all'accesso che incontrano le imprese ferroviarie. Il 69% ritiene che le divergenze interpretative sulla legislazione costituiscano un problema. I vincoli alla capacità di infrastruttura sono considerati il principale ostacolo all'accesso per le imprese ferroviarie (citati dall'83%).

Ma cosa cambia con questa proposta di modifica?
  1. Definizione di gestore dell'infrastruttura (articolo 3, punto 2): 
  2. Definizione di servizio di trasporto internazionale di passeggeri (articolo 3, punto 5)
  3. Separazione contabile all'interno di un gruppo integrato (articolo 6, paragrafo 2)
  4. Separazione istituzionale del gestore dell'infrastruttura (articolo 7)
  5. Indipendenza dei gestori dell'infrastruttura inseriti in imprese a integrazione verticale
    (articoli 7 bis e 7 ter)
  6. Verifica della conformità (articolo 7 quater)
  7. Comitato di coordinamento (articolo 7 quinquies)
  8. Rete europea dei gestori dell'infrastruttura (articolo 7 sexies)
  9. Condizioni di accesso all'infrastruttura ferroviaria (articolo 10)
  10. Limitazione del diritto di accesso (articolo 11)
  11. Servizi comuni d'informazione e sistemi integrati di emissione dei biglietti (articolo
    13 bis)
  12. Diritti connessi alla capacità (articolo 38, paragrafo 4)
Proparerò una interrogazione in merito per sapere come il governo intenderà fare fronte alle possibili modificazioni introdotte da questa proposta, che necessariamente cambieranno lo scenario ferroviario italiano.

Ivan Catalano


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