Google+ Ivan Catalano - Un Cittadino che fa il proprio dovere alla Camera dei Deputati: Comunicato stampa: NECESSITA’ RIVEDERE PIANO NEL NORD

Deputato Ivan Catalano

venerdì 30 agosto 2013

Comunicato stampa: NECESSITA’ RIVEDERE PIANO NEL NORD


AEROPORTI, CATALANO (M5S): CASO VERONA DIMOSTRA

NECESSITA’ RIVEDERE PIANO NEL NORD

 

ROMA, 30 ago - Il caso opaco di queste ore dell’aeroporto Catullo di Verona è un’ulteriore dimostrazione di come la programmazione del nostro sistema infrastrutturale non sia più una competenza politico-strategica affidata allo Stato, ma al mercato e a una liberazione selvaggia. Anche per questo si rende necessaria una revisione complessiva del piano nazionale aeroportuale nel Nord Italia”.

Lo dichiara il deputato del MoVimento 5 Stelle Ivan Catalano, vicepresidente della commissione Trasporti.

“In queste ore infatti - spiega Catalano - è partita la trattativa far entrare Save, che già gestisce gli scali di Venezia e Treviso, dentro Catullo Spa, la società che guida l’aeroporto scaligero, con una quota del 35%. La società argentina Corporacion Americana, interessata ad entrare in Catullo, ha lamentato il fatto che l’operazione abbia ricevuto il via libera senza che venisse indetta una gara. Su Verona - aggiunge Catalano- sta mettendo gli occhi anche Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio e che, a sua volta, è partecipata al 31% da Sea, che controlla gli scali di Milano.

Sono evidentemente in campo interessi incrociati che poco hanno a che fare con una politica integrata che valorizzi in modo strutturale il sistema aeroportuale del Nord Italia. C’è chi cerca di spostare l’asse dei flussi più verso Est, chi più verso Ovest, rispondendo a logiche slegate dai vantaggi complessivi per il Paese.

La spartizione di poltrone perpetrata per anni dalla politica nel settore aeroportuale - afferma Catalano - , ha finito con il creare un sistema di gestione inefficiente e costoso. Per questa ragione occorre rivedere il piano nazionale aeroportuale nel Nord Italia, il quale va armonizzato con frammentari piani del trasporto fatti negli ultimi anni, al fine - conclude - di dare vita a un sistema che non metta in competizione distruttiva gli interessi territoriali, sovrapponendoli, ma li armonizzi”. 

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