NOTA STAMPA
PORTI, M5S CAMERA: DA EPIFANI NO A VILLARI, COSA VOTA IL PD?
ROMA, 22 ott - “C’era anche la firma del segretario Guglielmo Epifani sul documento dei deputati
del Pd eletti in Campania, scritto un mese fa, nel quale si manifestava una posizione nettamente
contraria rispetto alla designazione del senatore del Pdl Riccardo Villari, per la presidenza del porto
di Napoli. Siamo dunque ottimisti sul fatto che domani, in commissione Trasporti, quando verrà il
momento di votare le nomine, i deputati del Pd si esprimeranno di conseguenza”.
Lo dichiarano i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Trasporti, presso la quale oggi
sono stati presentati i pareri dei relatori sul le candidature di Villari a Napoli e di Lorenzo Forcieri a
“Oggi, in commissione - affermano - , da un lato il gruppo del Pdl ha avallato con nettezza
entrambe le nomine, mentre i relatori del Pd hanno mantenuto una posizione tiepida su Villari. Una
atteggiamento che, francamente, mal si concilia con i concetti contenuti nel documento già citato
nel quale, tra l’altro, era scritto che ‘il Partito Democratico si opporrà con tutte le sue forze alla
nomina di Riccardo Villari alla presidenza dell' Autorità (…) affinché si cambi rotta e si indichi al
vertice dell' Autorità un vero manager capace di rilanciare l’infrastruttura’”.
Non vorremmo infatti- aggiungono i deputati del M5S - che tale moderazione odierna da parte del
Pd dipenda dal fatto che, essendo Forcieri uomo in quota del partito di Epifani, si stia adottando
ancora una volta una logica di scambio e spartitoria in base alla quale, alla fine, i due partiti di
governo si divideranno la torta.
Per parte nostra, fatta salva la contrarietà a entrambe le candidature, che non hanno i requisiti di
legge richiesti per quel ruolo e sono dunque in contrapposizione rispetto a una recente sentenza del
Consiglio di Stato, condividiamo le parole contenute in quel documento del Pd: ‘se il Pdl pensa di
sacrificare il porto di Napoli sull’altare della vecchie logiche clientelari si sbaglia’. Ci auguriamo
che domani - concludono -, alle parole seguano i fatti. In caso contrario, subiranno le conseguenze
delle loro stesse azioni”.
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