Buongiorno a tutti,
Vi informo della pubblicazione di una interrogazione a risposta scritta (4/01963), rivolte ai ministri dello sviluppo economico, lavoro ed economia e finanze.
Il Tema è Poste Italiane S.p.a., la società come avrete avuto modo di leggere sulla stampa è stata recentemente colpita da una vicenda di truffa ai danni degli utenti. L'indagine che prese il nome di "Lost Pay" è stata condotta grazie all'operato di un ispettore delle poste, ispettore che a quanto pare sembra essere stato estromesso dalle sue funzioni.
ecco un estratto di ciò che successe:
nell'interrogazione chiedo al governo:
se non intenda verificare per quale ragione Poste s.p.a. abbia affidato i servizi di pagamento ad agenzie non autorizzate;
se non intenda accertare, per quanto di competenza, l'entità del danno arrecato dalle operazioni irregolari di cui sopra;
se non si intendano accertare le reali condizioni di disagio psicofisico arrecato al dottor Carollo in seguito alle vicende su esposte, e le reali ragioni della sua estromissione;
se non si intendano intervenire presso Poste s.p.a. ai fini dell'immediato reintegro dell'ispettore Carollo nella funzione ispettiva di Palermo.
Ivan Catalano
Vi informo della pubblicazione di una interrogazione a risposta scritta (4/01963), rivolte ai ministri dello sviluppo economico, lavoro ed economia e finanze.
Il Tema è Poste Italiane S.p.a., la società come avrete avuto modo di leggere sulla stampa è stata recentemente colpita da una vicenda di truffa ai danni degli utenti. L'indagine che prese il nome di "Lost Pay" è stata condotta grazie all'operato di un ispettore delle poste, ispettore che a quanto pare sembra essere stato estromesso dalle sue funzioni.
ecco un estratto di ciò che successe:
Le complesse ed articolate indagini di polizia giudiziaria, svolte in tutto il territorio nazionale e su più di settanta agenzie, hanno evidenziato come le agenzie oggetto del sequestro disposto dalla Procura della Repubblica di Palermo effettuassero i servizi di pagamento in maniera totalmente abusiva, in quanto, sebbene fossero in possesso dei contratti di franchising con i rispettivi network di riferimento e dell'autorizzazione ministeriale per la prestazione di servizi postali "propriamente detti", non sono risultate munite anche delle autorizzazioni prescritte dalla legge per poter effettuare i servizi di pagamento, non avendo provveduto alla prevista iscrizione nell'apposito albo o, in subordine, alla eventuale affiliazione a qualche società autorizzata dalla Banca d'Italia, violando, pertanto, l'art. 131-ter del T.U.B. che contempla la fattispecie delittuosa dell'"abusiva attività di servizi di pagamento".
Nel corso dell'intera operazione, per i reati di truffa, appropriazione indebita e abusiva attività di prestazione di servizi di pagamento, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Palermo i titolari dei due network e quindi sottoposte a sequestro preventivo 72 agenzie con sede nelle provincie di Palermo, Messina, Catania, Trapani, Agrigento, Roma, Macerata, Lecce, Reggio Calabria, Modena e L'Aquila
nell'interrogazione chiedo al governo:
se non intenda verificare per quale ragione Poste s.p.a. abbia affidato i servizi di pagamento ad agenzie non autorizzate;
se non intenda accertare, per quanto di competenza, l'entità del danno arrecato dalle operazioni irregolari di cui sopra;
se non si intendano accertare le reali condizioni di disagio psicofisico arrecato al dottor Carollo in seguito alle vicende su esposte, e le reali ragioni della sua estromissione;
se non si intendano intervenire presso Poste s.p.a. ai fini dell'immediato reintegro dell'ispettore Carollo nella funzione ispettiva di Palermo.
Ivan Catalano
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